La malattia, un percorso

A febbraio del 2015 in una normale visita di controllo, noto una massa accanto alla coda di Martina, da lì inizia il nostro viaggio nella patologia tumorale.

Decido di non seguire la strada della chemioterapia, troppi effetti collaterali, troppo difficile spiegare ad un cane che sta male per forse stare meglio in seguito e, comunque, l'oncologo mi aveva prospettato pochi mesi in più come aspettativa di vita rispetto al non fare nulla.

Cinque/sette mesi secondo le statistiche di un adenocarcinoma delle ghiandole perianali.

I veterinari omeopati che avevo interpellato e che ci avevano seguiti fino a quel momento, mi prospettano terapie di accompagnamento.

Io non volevo arrendermi e un'amica mi suggerisce un veterinario che lavora da anni con la naturopatia, le erbe (che sovente raccoglie egli stesso) e gli integratori.

Lo incontriamo e lui guarda tutti i referti medici e mi dice che la situazione non è per nulla bella, mi prescrive una serie di integratori, una terapia locale e mi dice che ci rivediamo tra un mese. Lo ringrazio e gli dico che intanto ci ha dato un mese.

Cominciamo la terapia, a volte non semplice da somministrare.

Da lì comincia anche il mio viaggio nell'affascinante mondo della fitoterapia e un percorso di crescita spirituale incredibile.

I nostri 5 mesi diventano 12 e poi 18 e infine 22 mesi, vissuti insieme e vissuti bene, un giorno alla volta.

Gli ultimi, forse i più difficili, dove lei si era ormai consumata, ci hanno mostrato l'intensità del nostro amore.

Sarò sempre grata a lei per avermi mostrato il percorso della mia anima, un percorso di guarigione e di scoperta.

La guarigione a volte non è vincere la malattia ma accoglierla e vivere bene nonostante la malattia, è trovare un equilibrio, è scoprire nuovi modi per affrontare la vita, anche se poi, la vita terrena finisce

 

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